Giulia Greco
27 set 2019
Sulla passerella di Rochas gli abiti si muovono come fossero blocchi di colore solidi, divisi, ampliati, scomposti secondo il genio di un artista all’opera. Le tinte si sciolgono e invadono l’intera superficie di una camicia, di una gonna o di un cappotto e poi si cristallizzano, diventando una lucida superficie uniforme.
I tessuti con cui Alessandro dell’Acqua si è divertito a creare la Spring Summer 2020 sono vari e spaziano dalla pelle al pizzo, passando per diversi tipi di tessuto metallizzato. Tutti però sono preziosi e tutti - fatta eccezione per l’organza trasparente - sono abbastanza rigidi da mantenere la forma pulita e assolutamente regolare che il designer voleva creare.
La collezione vuole infatti essere abbastanza semplice, lineare, pulita. Non è di certo sfarzosa, dal punto di vista delle forme, dello styling e dei gioielli, anzi. Camice utility multi tasche si alternano a suits dal taglio formale e maschile. Gli abiti midi hanno dei bei drappeggi, i maxi dresses sono invece netti e geometrici. Le uniche applicazioni presenti sono delle grandi perle sulla punta delle ballerine di ogni look.
Ma quale magia si sprigiona invece nella palette colori e negli abbinamenti di materiali. E’ li che risiede, in questa collezione, tutta la gioia creativa, la passione e l’estro di dell’Acqua. Una collezione che cerca di stare dentro dei confini definiti di buongusto e cortesia, ma che poi esplode, dove può, e dà libero sfogo alla sua fantasia.
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Words by Giulia Greco
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