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Giulia Greco

"Chanel Pre Fall 2020"

La Pre Fall firmata Chanel inizia in modo molto quieto. Look total black sono illuminati da accessori gioiello, come le cinture, incrostate di diamantini. Le forme sono eleganti e vagamente over, l’allure classica. Poi, gradualmente, lo show si riscalda e i colori diventano succosi, i tessuti corposi e avvolgenti. E’ l’inizio di una festa che, se comincia nei toni gentili del pesca e del bordeaux, si trasforma ben presto in un party coi fiocchi. Mini abiti, jumpsuits e gonne midi sono ricoperte di paillettes luccicanti e rendono la collezione estremamente preziosa.

Virgine Viard ha preso ispirazione da Mademoiselle Chanel e dai suoi appartamenti, sopra l’atelier, in Rue Cambon a Parigi, dove l’icona di stile di un secolo ha conservato la sua vera natura e la parte più privata del suo essere. Di Coco la Viard prende anche gli ideali e lo spirito e, dichiara prima della sfilata, di voler creare abiti senza tempo, dedicati ad una donna il cui charme è innato. L’evoluzione della donna moderna che voleva Chanel un secolo fa - è interessante come gli ideali rimangano gli stessi e si ripropongano, a distanza di anni.


All images here by Daniele Oberrauch c/o gorunway

Nonostante questa pretesa di quotidianità, la collezione Pre Fall è veramente un inno allo sfarzo. I ricami, le piume, i fiori finti, testimoniano non solo la cura dei dettagli a cui Maison Chanel è devota, ma sono anche anche coerenti con il filone dei Métiers d’art, di cui la collezione fa parte.

Quello che la collezione ci insegna, forse, è che uno charme innato si conquista solo dopo anni di educazione e di esposizione ad una cultura gentile. Non di certo qualcosa che acquisiamo per diritto di nascita, ma un lavoro di lima che richiede dedizione e coraggio. Proprio come quelle tradizioni artigiane che ancora ci regalano la perfezione degli abiti Chanel.



words by Giulia Greco


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