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"Green Carpet Fashion Award 2019: premiare l'impegno"

Il Green Carpet Fashion Award ha chiuso la settimana più intensa di Milano, quella della moda donna. Questa è la terza edizione dell’evento che, ad ogni anno che passa, acquisisce un’importanza maggiore e imprescindibile nel panorama nazionale e mondiale. La serata, che si svolge nella lussuosa cornice del Teatro La Scala, premia e celebra gli innovatori dell’industria della moda che hanno raggiunto traguardi importanti in materia di sostenibilità.

Le stars e le celebrities presenti erano tantissime. A presentare la serata la modella Adut Akech e Jon Kortajarena, a dominare il green carpet Barbara Palvin e Candice Swanepoel, Elsa Hosk e Alessandra Ambrosio in Etro vintage, l’inarrivabile Anna Wintour e Valentino Garavani, che si è presentato accompagnato da Sophia Loren e ha ritirato il Legacy Award, a coronare i suoi cinquant’anni di carriera e il suo impegno per la moda e lo stile italiano. 


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I designers premiati sono stati moltissimi, così come le tematiche affrontate. Il Green Carpet Fashion Award ha raggiunto quest’anno una risonanza mai raggiunta prima e fa sperare veramente in un futuro migliore. Le generazioni più giovani sono quelle che si sono dimostrate più interessate all’evento sui social, ma è interessante vedere come il GCFA di Milano abbia già individuato da tempo le problematiche da affrontare e sono i veterani del settore che indicano la strada per un futuro più sostenibile. Come ha dichiarato Cristina Tajani in conferenza stampa, se possiamo sperare in un futuro sostenibile e rispettoso “sarà perchè in tanti, a Milano, hanno acceso per tempo i riflettori sulle ombre, premiando invece le luci e indicando così una strada possibile”. 

Tutto, all’interno della sfilata, è stato pensato per essere in linea con gli intenti ecosostenibili che l’evento promuove. Come il tappeto, green e floreale, su cui hanno sfilato le celebrities, realizzato in Econyl e prodotto da Aquafil con reti da pesca recuperate in mare e trasformate in nylon eco e riciclabile all’infinito. 




Il tema della serata è stato invece ispirato dal genio creativo di Leonardo da Vinci, a cui era dedicata l’installazione in piazza della Scala. La sostenibilità è un valore relativamente nuovo, che solo negli ultimi tempi sta (finalmente) entrando nella mentalità comune. A sostegno di questa grande tematica non dobbiamo dimenticare che ciò che serve è soprattutto l’ingegno, di cui da Vinci è stato esempio indiscusso. La sua figura è indissolubilmente legata all’immagine dell’Italia nel mondo, alla capacità creativa, alla maestria artigiana e alle menti illuminate che questo paese ha ospitato e che hanno - e continuano ancor oggi - dato un grande impulso allo sviluppo del pensiero critico e creativo. Proprio quello di cui oggi abbiamo bisogno. 

Tra i vari premi ricordiamo il Technology and Innovation Award a SICIT Valter Peretti e Massimo Neresini, per il loro impegno nel diminuire fino a eliminare l’impatto ambientale nella concia delle pelli. 

L’Eco Stewardship Award all’Associazione dei Gondolieri di Venezia, per le loro divise realizzare in pura lana merino proveniente dall’Australia e 100% rinnovabile. 

L’ambitissimo Franca Sozzani GCC Award for Best Emerging Designer a Flavia La Rocca, originaria di Roma e fondatrice del marchio omonimo flavialarocca, fondato interamente sul progetto sostenibile degli abiti modulari. 




Words by Giulia Greco


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