La settimana della moda di Milano si è conclusa con un evento scintillante, attirando l’attenzione sulla sostenibilità e la consapevolezza ambientale. Milano è stata al trotto dietro altre capitali della moda, con la sua carenza di innovazione e distinta mancanza di educazione verso i giovani talenti. È giusto dire che il GCFA può diventare un faro per attirare ulteriore attenzione sul settore della moda italiano.
Tenutosi al celeberrimo Teatro alla Scala di Milano, l’evento vantava celebrità di fama internazionale: Julianne Moore e Cate Blanchett, figure di spicco del settore della moda come Anna Wintour e Donatella Versace, oltre ai moderni cambiavalute: la modella e attivista Cameron Russell e Halima Aden.
Gli indumenti che veleggiavano sul tappeto verde affermavano l’ovvio: preservare il nostro pianeta e sforzarsi di creare un design non convenzionale che rompa i confini incisi. Cindy Crawford ha presentato un abito Versace impreziosito con cristalli avanzati senza piombo Swarovski e raso organico. Isabeli Fontana ha sfoggiato un abito Missoni i cui materiali erano derivati e riproposti dagli archivi dal 2013 (per non parlare di un filato di frange in cotone al 100%)...
Articoli in lingua originale by Masha Mitrofanova
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