Parigi celebra lo stilista franco-tunisino Azzedine Alaïa e la democratizzazione della moda nella
nuova esposizione “Azzedine Alaïa, Another Way to Look at Fashion: The Tati Collection”,
dedicata alla celebre collezione Tati della primavera 1991. La mostra, organizzata dalla Association Azzedine Alaïa con la cura di Olivier Saillard ed il contributo di Christoph Von Weyhe e Carla Sozzani, è aperta al pubblico dal 1 Luglio 2019 fino al 5 Gennaio 2020 alla Galerie Azzedine Alaïa in Rue de la Verrerie, 18.
Oltre agli iconici abiti dalla stampa a quadri, saranno in esposizione anche delle illustrazioni dei
modelli realizzate dell’artista Thierry Perez, insieme a fotografie e materiale video della fotografa
Ellen Von Unwerth raffiguranti delle modelle, tra cui Naomi Campbell (scoperta quest’ultima proprio da Alaïa), mentre indossano i pezzi della collezione. Saranno naturalmente presenti anche le opere artistiche del regista e pittore neoespressionista Julian Schnabel, caro amico dello stilista
nonché originale fonte di ispirazione della collezione.
Questa esibizione punta a celebrare lo stilista scomparso nel 2017 per il suo ruolo fondamentale nel
processo di democratizzazione della moda, in quanto precursore del fenomeno del co-branding: fu
infatti il primo stilista di haute couture a collaborare con una catena di negozi dai prezzi abbordabili. Alaïa creò tutta la sua collezione ispirandosi a un motivo tessile a quadri ipergrafico, distintivo della catena francese Tati (che aveva ispirato già in precedenza i “Tati Paintings” dell’amico Julian Schnabel). Ottenne il permesso di utilizzare l’iconico motivo lanciato da Jules Ouaki e in cambio creò una capsule collection per Tati composta da una T-shirt, una shopper e un paio di espadrillas, che tuttavia non sarà in esposizione a causa delle condizioni di conservazione non idonee. Il curatore della mostra ha comunque confermato che sarà possibile vederla attraverso le illustrazioni di Thierry Perez. In merito alla collaborazione con Tati, Alaïa aveva dichiarato: "Volevo disegnare qualcosa di buona qualità per questa clientela che fino a quel momento non
avrebbe potuto permettersi vestiti alla moda".
Per un’altra collaborazione di questo genere bisognerà aspettare il 2004, anno nel quale venne messa in vendita la collezione disegnata da Karl Lagerfeld per la catena di abbigliamento svedese H&M.
words Elena Affricani
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