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Intervista esclusiva con Michael Vlamis di Roswell, New Mexico

Protagonista dell’intervista web di questo mese è Michael Vlamis, conosciuto per aver interpretato un piccolo ruolo nella serie televisiva “New Girl”, adesso sta vedendo decollare la sua carriera grazie a Michael Guerin, personaggio che interpreta in Roswell, New Mexico, serie ideata da Carina Adly Mackenzie e ispirata alla serie di romanzi di Melinda Metz Roswell High.

Di recente ha prodotto e recitato nel suo primo lungometraggio 5 Years Apart e al momento è impegnato in diversi progetti in qualità di scrittore e attore. In questa intervista Michael si racconta

parlando della sua passione per la recitazione, delle prime difficoltà nell’interpretare ruoli drammatici e del suo personaggio in Roswell New Mexico. Attraverso il suo raccontarsi ironico e

leggero, Michael consiglia agli attori emergenti di seguire la propria verità e onorare la propria

unicità, senza dimenticare di godersi la vita.



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1) Roswell New Mexico arriverà in Italia questo settembre. Puoi dirci di più sul tuo personaggio e la trama?


Ci siamo quasi! Davvero, sono emozionato per tutti voi. Il nostro show riguarda tre alieni che vivono tra gli umani in segreto nella piccola città di Roswell, NM. Dopo essere stata via per 10 anni, una vecchia fiamma di uno degli alieni ritorna in città e comincia a scoprire la verità dietro la morte di sua sorella, cosa che potrebbe pericolosamente esporci. È uno spettacolo divertente e selvaggio che ha romanticismo, azione, sci-fi, e altro ancora. Io interpreto Michael Guerin – un dall’aria da cattivo ragazzo con un cuore d'oro. Sì. L'ho appena detto di me stesso.



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2) Hai mai visto il film originale Roswell o letto i romanzi? Se sì, la caratterizzazione del

personaggio di Michael ti ha ispirato in qualche modo?


Sapevo dell'incidente UFO del 1947 a Roswell, ma non avevo mai visto il film né letto i romanzi. Una volta ottenuto il ruolo, ho fatto ricerche su entrambi per avere un'idea delle sue

caratteristiche originali, ma ho preferito non andare troppo in profondità, soprattutto non nel

personaggio originale. E' stato più facile portarne sullo schermo uno nuovo in questo modo.  L'ignoranza è una beatitudine. Ma ho sentito dire che il Michael originale ha dei capelli ribelli come me. Quindi si potrebbe dire che c'è una somiglianza.



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3) Nella serie si affrontano temi quali l'immigrazione, le sue conseguenze sociali e la sessualità, ti aspettavi le reazioni che hanno avuto i fan sulla coppia Malex?


Non avevo idea di cosa aspettarmi! Questo era il mio primo show. E anche la prima volta che sarei diventato intimo con un uomo. Tutto quello che sapevo era che volevo onorare la storia e il personaggio nel modo più sincero possibile. Ho messo tutto nelle nostre scene, come Tyler Blackburn, l'altra metà di Malex. È stata una gioia assoluta poter lavorare con lui e sicuramente

una validissima ragione per cui la gente ha apprezzato così tanto la nostra relazione. Ricevo messaggi sui social media ogni giorno dai fan che dicono che i nostri personaggi li hanno ispirati

a fare coming out con le loro famiglie, il che significa molto per me.



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4) Da dove viene la tua passione per la recitazione?


Non c';è niente che ami di più del raccontare storie e in qualità di attore hai la possibilità di farlo

costantemente. Mi piace anche essere onesto e vivere senza filtro, ma non è sempre accettabile.  Quando agisco, posso fare tutto quello che voglio perché sono nel personaggio e sto “recitando”.

Se non stai vivendo la tua verità, ti stai trattenendo, e trattenerti è la cosa peggiore che puoi fare sullo schermo. Mi immedesimo e provo così tante emozioni quando guardo grandi attori e posso solo sperare di riuscire a far provare lo stesso ai nostri fan. La verità è ciò che mi dà la carica.




5) Hai mai avuto ripensamenti o dubbi sul fatto di non riuscire a realizzare questa tua ambizione? Se non avessi fatto l’attore che cosa ti sarebbe piaciuto diventare?


Non avevo capito di voler fare l'attore fino all'ultimo anno del college. Studiavo business e giocavo a baseball all'epoca, ma mi facevo sempre male. Dopo il mio secondo intervento al ginocchio, ho deciso di appendere le scarpe al chiodo e fare un’audizione per un cortometraggio. Ho ottenuto il ruolo e dopo aver recitato nel film, sapevo che era quello che volevo fare. E ad essere onesti, non ho mai avuto dubbi che non avrei avuto successo. Ero così ingenuo, ma penso che sia importante essere ingenui a volte. Se vivi la vita solo praticamente, non realizzerai mai i tuoi sogni. Perché i sogni non sono pratici. Sono sogni! E non ho mai saputo cosa volessi fare, anche quando ero a scuola, quindi davvero non lo so. Probabilmente uno scrittore, regista, o produttore, tutte professioni ugualmente dure! Ho avuto davvero fortuna. E lo riconosco che ogni giorno. Ma penso che sia importante anche chiarire che se avessi realizzato il mio sogno a 90 anni, avrei comunque pensato di essere stato fortunato.



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6) Hai avuto qualche difficoltà nell’ottenere nuovi ruoli che non fossero comici?


Oh, sì! Ho preso la mia prima lezione di recitazione quando avevo 25 anni e mi ha incasinato. Le prime quattro settimane ho eseguito commedie e poi il mio insegnante, Sandy Marshall, ha iniziato a darmi drammi, con i quali avevo un po’ di difficoltà. Dopo una scena, una volta ha detto, “Michael, era buono. Ma non abbiamo buoni attori nella mia classe, Michael.” Lei stava dicendo

che seguiva solo grandi attori. Era molto dura con me perché vedeva del potenziale e un giorno,

ebbi una svolta. Qualcosa scattò. Ho capito che non c'è un modo giusto di fare una scena.  Tutto quello che devi fare è rendere reali le circostanze e vivere in modo veritiero di momento in momento. Suona come la cosa più facile del mondo, ma è stato sorprendentemente difficile per

me da riconoscere. Una volta fatto, non ho mai guardato indietro.



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7) Hai mai avuto difficoltà ad identificarti con un personaggio dal vissuto completamente diverso dal tuo?


No perché il personaggio, per quanto diverso, è fatto di esperienze di vita che possono non essere simili, ma si accomunano. Per esempio, il personaggio che interpreto a Roswell è cresciuto nel sistema di affidamento ed è stato gravemente abusato. È anche un alieno! Ovviamente, non sono un alieno e non sono cresciuto nei centri di affidamento, ma ero un ragazzo grasso desideroso di essere accettato e sentivo di avere molto da dimostrare. Scommetto che Michael Guerin la pensava allo stesso modo. Per quanto riguarda le scene in cui devo ritrarre qualcosa che non ho mai sperimentato, come la perdita di un genitore, mi convinco che quello che sta succedendo è reale. Devo, altrimenti mi sento finto. La parte difficile è andare in un posto così profondo e buio da stare male, ma quella difficoltà è la cosa che preferisco affrontare.




8) Cosa consiglieresti a chi vuole intraprendere questa carriera?


Non avere paura di infrangere le regole e non paragonarti mai a nessuno. Quella è una strada

pericolosa e non ti porta da nessuna parte. Ognuno ha una storia diversa e tutte le cose che ti rendono unico sono ciò che ti faranno costruire una carriera. Oh, diventa dannatamente bravo a

recitare. Questa è la tua unica possibilità. A meno che non hai una zia o uno zio nel business o

qualcosa del genere. Se lo hai, digli che sono disponibile per il loro prossimo film. Grazie.


9) Cosa ti dà la carica per iniziare una giornata di riprese con il piede giusto?


Musica e caffè. In questo ordine. E poi raggiungo il set guidando sempre con il finestrino abbassato, anche quando nevica. Il vento dà un tocco più selvaggio ai riccioli. Scherzo. O forse no…



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10) Stai lavorando ad altri progetti al momento?


Ho recentemente prodotto e recitato nel mio primo lungometraggio, 5 Years Apart, che dovrebbe

uscire il prossimo anno. Oltre a questo, ho uno show televisivo che ho co-creato che sta ottenendo un grande successo, e un lungometraggio che ho scritto ed è appena stato selezionato da un grande produttore. Nel 2017, ho scritto ogni giorno per disperazione. Ora, mi conoscono anche come scrittore e questi progetti stanno decollando. La vita è esilarante. Godetevela.


intervista by Ludovica Mucci @ludovicamucci

editor-in-chief Marta Forgione @martaforgione


Editorial Team:

Photography Davy Kesey @davykesey

Actor Michael Vlamis @michaelvlamis

Styling Spencer Waldner @spencerwaldner

Grooming Dixon Prewitt @dixon_prewitt


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