Kenneth Josephson, per quanto sorprendente possa sembrare (visto che è uno dei maestri dietro la fotografia concettuale), non è molto conosciuto. Ecco perché potremmo iniziare presentandoti l'uomo stesso. Prima di tutto, Josephson è un fotografo americano nato a Detroit nel 1932. Trascorre la maggior parte della sua vita a Detroit, dopo essersi diplomato con un Bachelor of Fine Arts al Rochester Institute of Technology (New York). Ha poi conseguito un master presso l'Institute of Design dell'Illinois Institute of Technology. Sebbene non sia un personaggio pubblico, le sue capacità fotografiche sono state riconosciute da varie borse di studio come quella di Guggenheim Fellowship. Le sue fotografie sono state sulle pareti di molti musei rinomati come il Metropolitan Museum of Art di New York City o la Bibliothèque Nationale di Parigi.
Tra le sue fotografie più famose, potremmo parlare di «Matthew» (1965), una foto di suo figlio che tiene una fotografia di se stesso capovolta. «Polopan» è un'altra di esse, che mostra l'immagine delle parti intime di una donna appoggiate sulle sue gambe con una gonna. Queste due fotografie fanno parte del suo progetto chiamato «Immagini all'interno di immagini» che ha iniziato nel 1964. Con questo stile di lavoro gioca con il pubblico, distruggendo le sue aspettative e la sua visione di illusione e verità.
E' considerato uno dei pionieri della fotografia concettuale. Un vero maestro della storia fotografica all'interno di una storia, le sue immagini in bianco e nero fanno ora parte delle più famose collezioni d'arte.
Il fotografo ha anche sviluppato un altro stile di fotografia, una tecnica che consiste nell'aggiungere dispositivi di misurazione nella sua immagine tenendoli lì. Giocando di nuovo con la prospettiva e l'illusione, ha lasciato intravedere il suo senso dell'umorismo e ha aggiunto un altro strato alle classiche foto di paesaggi (come quella chiamata «Chicago, 1973»).
Per chiunque a Chicago, è possibile scoprire più del suo lavoro al Museum of Contemporary Art, dove la mostra «Picture Fiction: Kenneth Josephson and Contemporary Photography» sarà installata fino a dicembre 2018.
Articolo in lingua originale by Gaétane Auffret
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