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Yasuko Furuta, mente creativa dietro a Toga, ha dichiarato fin dal primo istante che il suo intento è quello di esplorare tutte le potenzialità creative di un'attività così effimera e inutile come creare moda, e nello stesso tempo profondamente necessaria.
Se di certo non abbiamo bisogno di "altri vestiti", in un mondo che ne è pieno ormai fino a traboccare, di certo abbiamo bisogno di nuova bellezza, di altra arte, di nuova ispirazione. E questo è ciò che Toga ha portato in passerella.
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La stilista ha preso come base di lavoro outfit semplici e intrinsecamente noiosi: workwear da ufficio composto da giacca e pantalone gessato e camice bianche inamidate. Su di essi ha fatto fiorire un mondo fantasioso e sorprendente, fatto di applicazioni floreali, maglie di metallo e quelle che sembrano reti da pesca colorate e dimesse. Dagli orli di abiti e gonne fuoriescono anche ruches di satin pastello.
La sperimentazione si spinge anche oltre, e alcuni pezzi sono deostruiti da lunghi tagli verticali che lasciano intravedere il tessuto sottostante. Ne sono un esempio i pantaloni da cui emerge un tessuto fantasia sui toni del verde e del blu, e il blazer classico del finale, che è letteralmente tagliato e ricucito con un satin azzurro chiaro.
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Words by Giulia Greco
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