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Immagine del redattoreRedazione

London Fashion Week con ingressi a pagamento


Lo scorso 15 luglio il British Fashion Council, l’ente che presiede ogni attività correlata al settore

della moda nel Regno Unito, ha annunciato che la prossima London Fashion Week, che si terrà dal

13 al 17 settembre, vedrà un’importante novità: per la prima volta, infatti, una delle quattro più

importanti fashion week a livello globale aprirà le proprie porte al pubblico.



vogue.com.au, photo credit: AFP PHOTO/POOL/Yui Mok


A partire dall’edizione del prossimo settembre, quindi, alla settimana della moda di Londra

assisteranno due diversi tipi di pubblico. Da una parte, gli addetti del settore moda prenderanno

parte, come da programma, alle sfilate e alle presentazioni pianificate nei cinque giorni tra il 13 e il

17 settembre. Dall’altra, il pubblico potrà acquistare i biglietti per poter fare esperienza della

London Fashion Week: ci saranno infatti sei sfilate a cui si potrà accedere tramite biglietto e che

avranno luogo presso l’Hub ufficiale della Fashion Week sabato 14 e domenica 15 settembre 2019.

Il pubblico potrà assistere a varie attività tra cui istallazioni creative, panels in cui interverranno

esperti dell’industria della moda, il DiscoveryLAB, uno spazio sperimentale in cui la moda incontra

arte, tecnologia e musica ed infine ci sarà anche una nuova Designer Exhibition, in cui verrà dato

spazio al lavoro creativo di designer progressisti che esplorano idee di sostenibilità, comunità ed

etica. Soprattutto tramite la Designer Exhibition, quindi, il British Fashion Council darà spazio

all’iniziativa #PositiveFashion, dando agli ospiti l’occasione di scoprire nuovi brand e di imparare

come l’industria della moda possa essere una forza che spinge verso il cambiamento.

Secondo quanto annunciato dal British Fashion Council, inoltre, la celebrazione della London

Fashion Week si estenderà all’intera città, comprendendo attività ed eventi organizzati dallo stesso

BFC in collaborazione con i principali rivenditori, istituzioni culturali e vari brand col fine di

coinvolgere un pubblico il più ampio possibile, incluse persone che potrebbero non aver mai avuto a

che fare con il mondo della moda.


I biglietti per le sfilate sono già in vendita nel sito Seetickets.com

Un biglietto standard è venduto al prezzo di 135 sterline, mentre c’è anche la possibilità di sedersi in prima fila spendendo 245 sterline.


Sembrerebbe quindi che il mondo della moda stia diventando sempre meno esclusivo, aprendosi

sempre di più al mondo esterno. Di questo tema ha parlato anche Bret Easton Ellis in un saggio

pubblicato da Vogue Italia nel numero di Luglio 2019. Lo scrittore americano ha infatti criticato

questa tendenza all’inclusività degli ultimi anni: «Il mondo analogico degli anni Novanta era tattile

ed esclusivo – esistevano dei segreti e i segreti rendevano tutto più emozionante. La

democratizzazione delle arti avvenuta attraverso la tecnologia e i social media ha fatto diventare

tutto piatto e noioso, e poiché gran parte delle nostre esperienze avvengono per via digitale ogni

cosa ci appare ancora più lontana. Saremo anche in grado di vedere quel che vogliamo – i dietro le

quinte dei servizi fotografici, i fitting, le passerelle in live streaming, e magari i momenti privati

delle modelle che seguiamo su Instagram – ma siamo comunque separati da tutto ciò, e alla fine ci

rendiamo tristemente conto del divario incolmabile che ci divide da queste persone, ulteriore prova

del fatto che internet in realtà ci fa sentire più soli, e non più interconnessi. Internet ha ucciso

l’entusiasmo perché tutto è troppo diffuso, troppo equivocamente a disposizione, troppo falso – tutti

possono “sperimentare” tutto ma il mistero è scomparso. La trasparenza è un bene quando si parla,

diciamo, di politici e grandi gruppi imprenditoriali, ma forse nelle arti e nella moda il mistero – un

mistero che sembra retaggio di un’epoca assai remota – è ciò cui aspirare, una maniera per rendere

la moda più esclusiva e desiderabile. Per quale motivo una cosa dovrebbe essere tanto desiderabile

se tutti comunque vi possono accedere? Non sarebbe come avere una relazione con una persona che

va a letto con tutti quelli che conosci?».

Sicuramente, nonostante quanto affermato da Bret Easton Ellis – il quale è stato criticato da molti per le opinioni espresse nel saggio in questione –, grazie all’iniziativa della London Fashion Week molte persone potranno fare una piccola esperienza in prima persona dello scintillante mondo della moda, anche se in maniera limitata: ricordiamo, infatti, che le sfilate aperte al pubblico saranno solamente sei e che tuttora non sono stati annunciati i brand coinvolti.


words Elena Affricani


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