top of page
Giulia Greco

"MFW: Missoni SS20"


All images here by Daniele Oberrauch c/o gorunway.com


Lo show di Missoni si è tenuto ai Bagni Misteriosi, la cui bellezza è difficile da spiegare se non li si visita di persona. Dipende infatti dall’atmosfera, dai colori, dalla brezza di fine settembre che rimane dolce ma anticipa l’autunno imminente. E’ una sensazione spontanea, niente di precostituito o enfatizzato. Proprio come la collezione stessa, che scorre fluida e senza complicazioni, talmente easy-going che ci fa sentire a nostro agio sin dall’inizio. 

Questa atmosfera di leggerezza è la stessa che la designer Angela Missoni voleva creare per la Spring Summer 2020, che prende ispirazione da una delle coppie più famose del secolo scorso e ci costruisce attorno un’estetica romantica di scambio e condivisione. Serge Gainsbourg e Jane Birkin, predecessori assoluti del guardaroba intercambiabile a cui la moda contemporanea sta puntando già da un po’.





Gli omaggi a questa coppia sono moltissimi e non si limitano agli abiti stessi, ma arrivano fino agli accessori e ai fiori freschi appena tagliati nelle borse. Fluidità, che non è per forza di genere, ma è di vedute. Abiti leggeri e floreali indossati con un gilet rubato all’armadio di lui, una camicia bianca over sopra un top attillato e femminile. Stampe femminili insieme al completo informale per lui. 

Proprio sulle stampe e i colori si trova il secondo livello di interpretazione della collezione: Righe, patchwork, pois, crochet, tutto è mescolato, niente viene incasellato in quei rigidi schemi di pensiero che ci limitano così subdolamente. 





Così, anche il pensiero razionale viene un po’ meno in questo show. E’ la designer stessa che ci invita a non prenderci troppo sul serio - a non pensarci troppo su: non c’è giusto o sbagliato, quindi quella stampa a righe può andare tranquillamente con uno sfondo floreale nei toni del rosa. 

Quello che trasmette alla fine questa sfilata è nient’altro che gioia, la stessa che proviamo quando siamo liberi di provare. 






Words by Giulia Greco


Comments


bottom of page