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Ann Demeulemeester ha portato in scena una collezione estremamente interessante, trasgressiva e complessa. Ogni outfit alterna bianco e nero e cade in maniera regolare sul corpo delle modelle. Non c’è esagerazione e tutto sembra filare liscio nel set della sfilata, fatto di pavimento in cemento chiaro e pareti circostanti in mattoni rossi. Uno spazio spoglio per una collezione che vuole sembrare semplice e regolare.
Solo sembrare però, perchè man mano che si prosegue con gli outfits questi diventano sempre più articolati: una stratificazione interna e silenziosa, che fa poco clamore ma che se guardata con attenzione è spettacolare.
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Gli strati di ogni outfit si sovrappongono creando intarsi sulla pelle, la dove i tagli si incrociano e creano movimento. Non solo: la stilista ha deciso di giocare e trasgredire non tanto sui colori, ma sui materiali. La rete si intravede tra gli spacchi, il vinile crea dei punti luminosi. Anche gli accessori e il trucco sono sottilmente sopra le righe: uno smoky eyes marcato e decisamente non definito, un po’ rock and roll, e grandi perle pendenti che incorniciano il volto.
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Words by Giulia Greco
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