![](https://static.wixstatic.com/media/101eac_44aac9cf9fa54641813e767db57702a4~mv2_d_2732_4098_s_4_2.jpg/v1/fill/w_147,h_221,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,blur_2,enc_auto/101eac_44aac9cf9fa54641813e767db57702a4~mv2_d_2732_4098_s_4_2.jpg)
![](https://static.wixstatic.com/media/101eac_eb5775a5df494d6c8080db34c7727087~mv2_d_2732_4098_s_4_2.jpg/v1/fill/w_147,h_221,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,blur_2,enc_auto/101eac_eb5775a5df494d6c8080db34c7727087~mv2_d_2732_4098_s_4_2.jpg)
Ann Demeulemeester ha portato in scena una collezione estremamente interessante, trasgressiva e complessa. Ogni outfit alterna bianco e nero e cade in maniera regolare sul corpo delle modelle. Non c’è esagerazione e tutto sembra filare liscio nel set della sfilata, fatto di pavimento in cemento chiaro e pareti circostanti in mattoni rossi. Uno spazio spoglio per una collezione che vuole sembrare semplice e regolare.
Solo sembrare però, perchè man mano che si prosegue con gli outfits questi diventano sempre più articolati: una stratificazione interna e silenziosa, che fa poco clamore ma che se guardata con attenzione è spettacolare.
![](https://static.wixstatic.com/media/101eac_e919359d7bc449ae9fd5c127b2701b3c~mv2_d_2732_4098_s_4_2.jpg/v1/fill/w_147,h_221,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,blur_2,enc_auto/101eac_e919359d7bc449ae9fd5c127b2701b3c~mv2_d_2732_4098_s_4_2.jpg)
![](https://static.wixstatic.com/media/101eac_ffd235fef1d84986bdab1cda5b268ce2~mv2_d_2732_4098_s_4_2.jpg/v1/fill/w_147,h_221,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,blur_2,enc_auto/101eac_ffd235fef1d84986bdab1cda5b268ce2~mv2_d_2732_4098_s_4_2.jpg)
![](https://static.wixstatic.com/media/101eac_26a82b1218e541fbb1bb5fe34ff3063b~mv2_d_2732_4098_s_4_2.jpg/v1/fill/w_147,h_221,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,blur_2,enc_auto/101eac_26a82b1218e541fbb1bb5fe34ff3063b~mv2_d_2732_4098_s_4_2.jpg)
Gli strati di ogni outfit si sovrappongono creando intarsi sulla pelle, la dove i tagli si incrociano e creano movimento. Non solo: la stilista ha deciso di giocare e trasgredire non tanto sui colori, ma sui materiali. La rete si intravede tra gli spacchi, il vinile crea dei punti luminosi. Anche gli accessori e il trucco sono sottilmente sopra le righe: uno smoky eyes marcato e decisamente non definito, un po’ rock and roll, e grandi perle pendenti che incorniciano il volto.
scorri per guardare i looks:
Words by Giulia Greco