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"PFW: Dries Van Noten SS20"


all images here by Alessandro Lucioni c/o gorunway.com | courtesy of Vogue

“Il mondo di oggi, il clima politico, economico e ambientale può essere divisivo, esclusivo, grigio, in un certo senso misero. Questa consapevolezza mi ha reso voglioso di tutto ciò che è massimalista, ottimista, appariscente, inclusivo, e meravigliosamente stravagante […]”.

Così legge una nota di Dries Van Noten condivisa online un attimo prima dell’inizio della sfilata.

Il designer ha successivamente dichiarato di aver trovato l’eccesso di cui aveva bisogno, nell’opulenza degli anni ’80 e ’90, la cui scena era dominata dalla figura eclettica di Christian Lacroix. È stato un sogno per Van Noten poter collaborare con lui alla collezione primavera-estate 2020, così come lo è stato per noi ammirare il risultato ottenuto da questa perfetta simbiosi, specialmente per chi non ha potuto godere dal vivo la leggendaria creatività di Lacroix.


Lo stile ricco ed eclettico di Van Noten si è unito a quello maestoso di Lacroix fatto di stampe leopardate, piume e lustrini. Nessun contrasto o forzatura, il tutto era precisamente equilibrato, come se dietro alle creazioni ci fosse un’unica mente.


Le luci della Bastille Opera, la musica del piano ad accompagnare la cadenza lenta e sinuosa delle modelle, hanno creato un’atmosfera magica, in cui un certo minimalismo nella messa in scena ha controbilanciato l’esuberanza degli abiti, creando così degli equilibri sublimi.

Degni di nota gli stivali platform con trama floreale, le gonne volant, il fucsia deciso, le tonalità più accese dell’arancione, i pois e lo zebrato, l’esuberanza di Lacroix si incontra con le silhouette di Van Noten, in un connubio artistico che non verrà presto dimenticato.


*scorri per guardare i look



words Ludovica Mucci


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