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Richard René ha realizzato per la Spring Summer 2020 di Guy Laroche una collezione ad alto tasso significativo. Lo show parla della Parigi degli anni ’70 e della sua brillante scena mondana, dove i protagonisti indiscussi, massa senza nome e priva di conformazione definita, erano i così detti sex workers. Ragazzi e ragazze di belle speranze, che non esitavano a vendere ciò che di più effimero e tangibile avevano, la loro bellezza e la loro gioventù, in cambio di qualche spicciolo.
Lo stesso tema è trattato nel film che ha ispirato il designer; Madame Calude, del regista francese Just Jaeckin.
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Così, i modelli hanno sfilato su un tappeto vintage con la famosa fantasia Laroche, che è anche la fantasia dominante nella prima parte della collezione, su abiti, completi e gonne. I colori sono decisamente eleganti e contenuti: navy blue, bianco e tabacco. Anche i tessuti sono semplici e alternano jersey, suede e denim.
Da metà in poi tuttavia la collezione prende vita e si anima, portando in scena seni inequivocabili dell’ispirazione che ha colto il designer durante la creazione. I tagli a cerchio sugli abiti prima di tutto, che lasciano scoperta la pelle dei modelli e rendono i look così sensuali e irreprensibilmente sfacciati. E la stampa a moneta francese, che è un dettaglio forse esplicito e “volgare", ma nello stesso tempo pieno di storia e significato.
scorri per guardare i look.
Words by Giulia Greco