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Giulia Greco

"PFW: Maison Margiela SS20"


All images here by Filippo Fior c/o gorunway.com


Che si può dire di Maison Margiela che non sia ancora stato detto? Che si può aggiungere ancora, oltre alle esclamazioni di stupore per ogni sua nuova collezione, sempre fresca, sempre all’avanguardia, sempre profondamente illuminante? 

Se ogni tanto ci scordiamo, nel grande circo della Moda, di quale sia la vera essenza di tutto questo, Margiela ce lo ricorda puntualmente ad ogni stagione. 

Idee, ma anche tessuto, ago e filo, tagli, cuciture, drappeggi e giochi di equilibrismo perchè alla fine il capo incontri il corpo e crei la magia. 

I blazer maschili sono perfetti, con taglio dritto, tessuto a righe e tagli vivi sulle spalle. Sono perfetti i cappotti traforati e sovrapposti, che lasciano percepire il succedersi degli strati. Niente è più perfetto del chiodo di pelle over che funziona anche come cappa, un’idea così semplice eppure così bella (vi ricordate il chiodo di pelle che Margiela fece in collaborazione con H&M? Noi si.)





Scarpe e accessori sono on point come al solito e fanno la spola, tra mondo femminile e mondo maschile, mischiano le carte, abbattono le frontiere. Così come non esiste più confine tra sacro e profano, e Margiela prende i classici veli delle suore per usarli come accessori per stilosissime e in qualche modo trasgressive, suore moderne. 

Non semplici donne di chiesa, ma infermierine del dopoguerra, con camici bianchi e vistosi accessori rosso fuoco, in dialogo con la loro controparte maschile, il soldato che torna dalle trincee. 

E’ una bellissima storia, quella di Maison Margiela, che ancora non smette di stupirci. 



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Words by Giulia Greco


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