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Immagine del redattoreRedazione

PREFALL 2019 - Tendenze



courtesy of Roberto Cavalli | Valentino ph by Filippo Fior | courtesy of Christian Dior

L’anno passato è stato imprevedibile e incredibilmente turbolento, e il pre-fall come ultima stagione del calendario annuale della moda non è stato diverso. Molte collezioni meravigliose sono state presentate in tutto il mondo, ma sono stati i drammi dietro le quinte a tenere i veri appassionati di moda al limite del proprio posto.




courtesy of Calvin Klein | pre fall 2019

Dopo quasi due anni, il mandato di Raf Simons come direttore creativo di Calvin Klein è giunto al termine, con grande disappunto dei suoi fan appassionati. Tuttavia la notizia non è stata un vero shock, dal momento che erano emerse segnalazioni che i dirigenti di PVH corp. (La società madre di Calvin Klein) stavano mettendo in dubbio il fascino dell’offerta del marchio.

Sulla carta l’accoppiata poteva sembrare ideale dato che Raf è considerato un minimalista di fondo, ma il suo approccio al design e al marketing potrebbe essere stato un disallineamento con il pubblico del marchio che semplicemente non era pronto per essere avvicinato in quel modo. L’offerta finale del designer per il marchio è stata sensibilmente dominante come concept, e lo sforzo consapevole di semplificare può essere sentito, soprattutto se paragonato ad alcuni dei look del suo lavoro precedente. Gli obiettivi principali della collezione sono stati i classici della moda americana reinventati e modernizzati per la nuova era, cosa che abbiamo imparato ad aspettarci dal marchio nel corso degli anni.




Ph. Filippo Fior / Gorunway.com | courtesy of vogue | Valentino pre fall 2019

Pierpaolo Piccioli, reduce dal suo premio Designer of the Year ai Fashion Awards di Londra, ha messo in scena un vero spettacolo a Tokyo per Valentino, mostrando come e perché ha guadagnato la vittoria. Le due influenze principali della collezione erano i concetti estetici giapponesi di

Ma e Wabi-Sabi, trovando la bellezza nelle imperfezioni. Guardando i vestiti scendere in passerella sembrava di veder arrivare un guardaroba completamente realizzato di una donna Valentino prendere vita. L’equilibrio tra couture e casual, struttura e fluidità, sobrietà e volume è stato raggiunto con una sfumatura così incredibile che i look più stravaganti non erano fuori posto accanto ai coordinati denim, che a loro volta non sono stati messi in ombra.

Ad ogni singolo pezzo è stato dato abbastanza spazio per brillare, tutto era in perfetta armonia ed equilibrio, il che rende il modo di Pierpaolo di interpretare i suoi riferimenti particolarmente rinfrescante, andando oltre la superficie e dritto al nucleo, rendendo omaggio alla cultura

da cui il concetto ha avuto origine.


Articolo in inglese by Djordje Veljkovic



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