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Pier Paolo Piccioli ha una grande immaginazione, insieme ad un senso innato per gli abbinamenti di colori e una classe che traspare da ogni sua collezione. Ogni sua sfilata ha qualcosa di esotico e magico, difficile da definire forse, ma palese ai nostri sensi.
La sfilata uomo per la primavera estate 2020 nasce proprio dalla volontà di esaltare il potere immaginativo della mente e dei sensi. Nel processo sono coinvolti la musica e la letteratura, tra le altre arti, che aiutano l’uomo ad evadere verso i paesi lontani dell’immaginazione, senza nemmeno muoversi dalla propria stanza.
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I romanzi ieri, internet oggi, ogni tecnologia l’uomo ha sviluppato nel corso del tempo è, in fin dei conti, un mezzo per spostarsi ed esplorare. I territori della mente sono infiniti, e non c’è niente che l’uomo desidera di più che l’assenza di confini.
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Lo stile che pervade la collezione è ispirato agli abiti tecnici degli esploratori della giungla. Pantaloni, giacche, parka e tute intere sono declinate in uno stile urban chic. Oltre al camouflage, i pezzi si riempiono di stampe esotiche, che riproducono la natura dei territori sconfinati dell’Africa in colori psichedelici. Ciò che l’occhio vede e ciò che la mente immagina si confondono inesorabilmente e non si percepisce più la differenza. Perchè la differenza non è più rilevante quando la mente geniale è quella di Piccioli, che riesce a dare forma al mondo secondo l’estasi della sua immaginazione.
Words by Giulia Greco
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