In una recente intervista al The Observer, Stella McCartney ha dichiarato di non andare pazza per il lavaggio di alcuni indumenti, soprattutto quelli intimi, dichiarando con fierezza di poter
tranquillamente indossare il suo reggiseno più volte senza lavarlo.
La sua esperienza triennale presso Savile Row, la celebre via di Londra dove studiava per diventare una sarta di abiti su misura da uomo l’ha sicuramente aiutata a formulare il suo pensiero riguardo al lavaggio. Infatti, i completi su misura non venivano assolutamente lavati, al contrario, lo sporco veniva fatto asciugare e poi tolto con una spazzola.
La designer inglese ha fatto della sostenibilità il suo marchio di fabbrica, introducendo sempre
sistemi innovativi nei suoi design per salvaguardare l’ambiente e per diffondere un messaggio
positivo anche alle altre case di moda riguardo alla possibilità di avere una supply chain molto più
sostenibile di quelle attuali. Il suo impegno non riguarda soltanto il lavoro – i suoi negozi sono
provvisti di un sistema d’illuminazione a LED e le pareti di un legno e carta sostenibili, e gli uffici in Bond Street sono decorati da rocce e muschio provenienti dalla fattoria nel Mull of Kintyre del
padre Paul McCartney - ma, come dimostrato in questa intervista, anche e soprattutto la vita
privata.
A confermare quanto effettivamente il lavaggio degli abiti sia deleterio per l’ambiente è stata Laura Diáz Sánchez, membro della Plastic Soup Foundation, che ha dichiarato quanto alcuni abiti
danneggino più di altri, in particolar modo quelli che contengono poliestere e altri materiali sintetici e acrilici. Consiglia inoltre di lavare i vestiti ad una bassa temperatura e di usare un
detergente liquido perché quelli in polvere creano più attrito tra gli abiti, che quindi rilasciano più
elementi tossici; sarebbe consigliabile inoltre di lavare meno abiti in una volta, sempre per evitare
che ci sia più sfregamento.
Lo stesso vale per i jeans. Nientemeno che il CEO di Levi’s, Chip Bergh, dichiarò nel 2014 che i
jeans che indossava non erano mai stati lavati e cinque anni dopo disse alla CNN di non averli
ancora lavati nonostante avessero ormai dieci anni. Questa scelta può sicuramente sembrare
azzardata, in realtà, così facendo si previene che il colore dei jeans sbiadisca e che vengano
conservate le sue forme originali.
Il lato positivo di tutto questo è che sempre più consumatori, specialmente i millennials, chiedono
prodotti realizzati eticamente, mossi sicuramente dall’urgenza di preservare l’ambiente e andare
contro un consumo non più sostenibile.
words Ludovica Mucci
Comments