top of page
Giulia Greco

"Make Fashion Circular: verso un nuovo concetto di jeans"

Arriveranno nei negozi nel 2021 i Jeans Redesign, nati da un’iniziativa di Make Fashion Circular in collaborazione con alcuni grandi nomi della moda mondiale.

Sostenibili e prodotti tramite metodi a basso impatto ambientale, facilmente riciclabili e durevoli. Queste alcune delle caratteristiche che il nuovo denim Redesign deve possedere per essere il linea con i requisiti stabiliti dall’associazione.


courtesy Make Fashion Circular

L’inizio di un percorso che mira a cambiare, con le tempistiche necessarie, l’intera catena produttiva della moda, rendendola sostenibile e affievolendo drasticamente l’impatto ambientale insostenibile che ha oggi.

Make Fashion Circular nasce dalla Ellen McArthur Foundation e si pone l’obbiettivo di migliorare il sistema moda, coniugando da un lato l’importanza dell’abbigliamento nella nostra vita quotidiana (dal punto di vista culturale, economico, personale e anche utilitario) e le necessità ambientali ed etiche che ci troviamo ad affrontare dall’altro. Se i vestiti sono alla base della nostra vita quotidiana, così dovrebbe essere anche il nostro impegno civile nei confronti del Pianeta Terra.

Per questo motivo l’iniziativa si impegna a trovare materiali puri e processi produttivi puliti, che siano positivi anche per i lavoratori, per realizzare capi durevoli nel tempo e riutilizzabili una volta smessi. Un’economia circolare, che per funzionare in modo ottimale ha bisogno del sostegno e della collaborazione di tutti i livelli del sistema, dai produttori ai consumatori, passando per i governi. Per questo motivo Make Fashion Circular sta ampliando enormemente la sua rete, che oggi conta nomi come Burberry, Gap Inc., H&M Group, HSBC, NIKE Inc. e Stella McCartney tra gli altri.


courtesy fashionunited.com

I marchi che hanno aderito al progetto Redesign potranno utilizzare su i loro prodotti il logo Jeans Redesign e ne garantiranno la piena tracciabilità, insieme alla composizione del 98% almeno in fibre di cellulosa e la riduzione drastica di rivetti e accessori in metallo.


La speranza è che l’iniziativa si espanda nel tempo, sia ad altri marchi sia ad altri prodotti. Solo in questo modo sarà possibile utilizzare in maniera intelligente e proficua tutte le nostre risorse, senza sprechi e inquinamento superfluo.

Cambiare il settore dell’abbigliamento è di capitale importanza, per l’estensione e l’impatto che questo ha sul nostro pianeta e sulla nostra società.


Words by Giulia Greco


Comments


bottom of page